Riflessioni sul Campionato del Mondo WKF 2012
Raccogliamo e pubblichiamo le riflessioni di Massimiliano Ferrarini appena tornato dal Campionato del Mondo WKF 2012 di Parigi.
"Ho assistito, con grande orgoglio e soddisfazione, a questi Campionati del Mondo di Karate per volere ed intenzione dei miei carissimi amici Salvatore Loria (detto Savio) Capitano della Nazionale Italiana di Karate/Kumite e di Stefano Maniscalco.
Lo stesso biglietto aereo mi è stato regalato da Savio, in occasione del mio 40° compleanno, il giorno 3 agosto di quest’anno. Da quel giorno ad oggi, Savio mi anche reso partecipe dei suoi intensi e faticosi allenamenti in preparazione della gara.
Con entrambi, invece, ho avuto l’onore e mi sono sentito lusingato di aver condiviso piacevoli chiacchierate, nelle quali questi due grandi campioni si sono aperti nei miei confronti, in ogni loro più sincera e personale confidenza, inerente lo stato d’animo che caratterizza l’avvicinamento di un atleta ad un evento sportivo così importante.
Insomma, ancora prima di ritrovarmi a Parigi per questa gara, il miei cari amici mi avevano già fatto sentire parte integrante di questo loro percorso ed importante esperienza personale.
Durante il mondiale stesso, grazie al prezioso interessamento dell’illustre Vicepresidente della Commissione Mondiale Atleti del World Karate Federation – Davide Benetello (amico e compagno storico), che mi ha aperto le “porte” di questa maestosa arena dello sport, ho avuto la fortuna di seguire e di stare vicino ad entrambi i miei cari amici.
Addirittura ho visto alcuni loro incontri a pochi metri dal tatami, ben comodo su una bella sedia, di fianco a Davide stesso, indossando la nostra maglietta sociale con il logo del Judo Karate Club.
Savio settimo classificato, a causa di un infortunio fisico che lo ha costretto a non potersi assolutamente esprimere nell’incontro decisivo, di ammissione alla finale del terzo posto.
Stefano terzo classificato, vincendo l’ultimo incontro in maniera spaventosa 10 a 1 e dopo aver sbaragliato tutti i sui precedenti avversari, tranne aver perso di un solo punto (2 a 1) ed in maniera discutibile con il Turco poi approdato in finale.
Questi eccellenti risultati testimoniano il lavoro, l’energia, la passione e l’entusiasmo messi sempre in campo da questi due grandi uomini ed atleti dello sport nazionale.
Addirittura Savio, come mai nessun italiano aveva osato prima, ha disputato il mondiale a 37 anni di età e lo ha fatto anche bene, in eccellente forma e rigore. Ma quello che più mi ha colpito, nei due giorni di permanenza in quell’arena francese, è la stima, l’ammirazione e l’amicizia che lo staff della nazionale, i compagni di squadra, nonché, i tantissimi atleti e tecnici stranieri, piuttosto che ammiratori o fans, provenienti in gran numero dall’Italia, hanno mostrato a quel semplice ed umile ragazzo dal cuore d’oro, detto Savio per gli amici.
Non riuscivamo a camminare, per il palazzetto, senza che qualcuno lo fermasse per complimentarsi, a prescindere dal quel settimo posto.
Da sportivo e da ex agonista, questo non è poco…………, anzi rende speciale un atleta per tutta la vita, equivale a dire che tutti lo riconoscono come un campione e che nessuno si dimenticherà mai di lui per quello che ha fatto e per quello che fa.
Non da meno mi ha affascinato la concentrazione, la preparazione, lo stile e “l’affascinante alone” che Stefano, con la sua personalità, è in grado di esercitare sul pubblico e sugli avversari (che per tutto il tempo, cercando di non farsi vedere, continuano ad osservarlo, per carpire qualche sua debolezza). Insomma, Stefano, quando libera la sua energia fisica e mentale, è fuori dal comune, nessuno è in grado di fermarlo. Devo dire che tra tutti gli atleti presenti, l’immagine di Stefano, insieme a quella di pochi altri (non più di altri 2) è quella più rappresentativa in assoluto. Questo a vantaggio del karate e dello sport italiano all’estero.
Ringrazio pubblicamente, sul nostro sito sociale, Savio e Stefano per le emozioni che mi hanno fatto provare (anche il sabato, ormai raggiunta l’Italia, Stefano ha continuato a comunicarmi con sms, passo dopo passo i suoi momenti di avvicinamento alla finale e il suo risultato poco dopo l’incontro), per l’amicizia e la fiducia ancora una volta dimostrata nei miei confronti e per avermi coinvolto in questo loro percorso personale.
Ringrazio anche Davide per il suo apporto logistico e per tutto il resto……… Ne approfitto per rinnovargli i miei complimenti per il prestigioso incarico ricoperto a livello mondiale. Un conto è sapere del suo ruolo sulla “carta”, un’altra cosa è vederlo all’opera o in azione, durante questo campionato, in quotidiane riunioni con i 10/15 dirigenti della federazione mondiale per decidere o discutere su ogni aspetto del karate, che poi a cascata arriva nei club che praticano questa disciplina."
Massimiliano Ferrarini
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Pubblichiamo anche le risposte ricevute da Stefano maniscalco e Salvatore Loria.
Stefano Maniscalco Max queste tue parole mi riempiono di gioia , volevo dirti che sei anche te artefice di questa splendida medaglia mi sei stato vicino passo dopo passo mi guardavi mi sostenevi mi prendevi le protezioni il paradenti mi caricavi e tu sai bene quanto faccia caso a tutto sti comportamenti , sei un grande. Uomo amico fidato e ti voglio tanto bene , e ti ringrazio sempre per quello che fai un abbraccione Stefano | |
Salvatore Savio Loria Max che dire, le tue parole piene di emozioni e verità mi scaldano il cuore! Noi ci conosciamo da venti anni e la nostra amicizia è stata sempre sincera e forte, ma in questi ultimi mesi che mi hai aiutato negli allenamenti e non solo, il nostro rapporto si è addensato... Io ti ringrazio di aver fatto parte di questo mio meraviglioso percorso, che grazie a te è stato più entusiasmante... Mi sei stato vicino con le nostre belle chiacchierate, consigli,anche con la importante presenza ecc...Ma amico mio il nostro percorso continua e avremo tante e tante cose belle da fare insieme. ABBRACCIO E GRAZIE AMICO |